Ci siamo scelti un pianeta con la forza di gravità. E’ sempre più facile farsi coinvolgere da pensieri pesanti, preconfezionati, superficiali, automatici. I primi che emergono, senza adeguata verifica. Spesso indotti dall’esterno, casualmente o in modo opportunamente studiato da interessi altrui.

Per contrastare l’inerzia mentale, possiamo esercitare il pensiero critico, il libero arbitrio, l’intelligenza emotiva, la presenza a noi stessi, agli altri e a ogni situazione. Competenze che, in quanto esseri umani, sono il nostro più immediato è indispensabile traguardo evolutivo.

Per chi vuole allenarsi, la gravità non è un ostacolo, ma uno stimolo: proprio come quando in palestra, si mettono i pesi alle gambe in modo da ottimizzare l’effetto potenziante, sulla muscolatura, degli esercizi che si fanno.

La recente pandemia in cui siamo stati tutti coinvolti, e ancora non possiamo dire di esserne completamente fuori, è stata un’occasione incredibile, per ognuno di noi, di discernimento, di esercizio della libera scelta sulla valutazione della qualità dei messaggi, dei ragionamenti, delle spiegazioni da coltivare e da diffondere, piuttosto che da mettere in dubbio e lasciare da parte.
Una maratona di ginnastica interna ed esterna, per sviluppare resilienza e cittadinanza terrestre. Nel senso che il sociologo Edgar Morin dà a questa espressione, di progressivo sviluppo di una consapevolezza della realtà unitaria e comunitaria del nostro Pianeta.

Anche quando questa emergenza cesserà del tutto, con l’augurio che sia molto presto, le abilità allenate, le competenze acquisite sono preziose nella continuazione del nostro viaggio su questa bella terra verde e azzurra e vanno mantenute costantemente aggiornate. Ne avremmo bisogno per affrontare altre emergenze, ancora più importanti ma meno evidenti nell’immediato, come quella ambientale, climatica e sociale.

Siamo pianeta con la forza di gravità: ciò che cresce prende la rincorsa affondando le radici verso il basso e, proprio grazie al sostegno della gravità, si erge verso l’alto. Lo stesso possiamo fare anche noi esseri umani, seguendo l’invito del grande Roberto Assagioli: “piedi per terra e testa alta verso il cielo”.

Buon allenamento, nelle piccole e grandi cose!

 


Marcella Danon
Ecopsicologa, direttrice di Ecopsiché

Editoriale 27 maggio 2020 – Ecopsicologia NEWS

 

 

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