Nata dall’incontro tra Ecologia e Psicologia, questa pratica transdisciplinare insegna a riconoscere la correlazione tra benessere interiore individuale e la qualità dell’ambiente naturale.
La consapevolezza di quanto sia importante il contatto con la natura per l’equilibrio psichico e spirituale dell’individuo è antica quanto il mondo, ma nell’ambito scientifico contemporaneo è solo dagli anni ’90 che acquisisce un nome e una direzione ben definita. Il termine “Ecopsicologia” nasce nel 1989 a Berkeley, California, per rispondere all’emergente malessere esistenziale e sociale indotto dalla perdita di connessione con le nostre radici terrestri.
L’Ecopsicologia è un modo di guardare essere umano e mondo naturale non più come se fossero due cose separate tra loro, ma riconoscendo le interconnessioni che ci legano a questo bel Pianeta verde e azzurro. Nell’Ecopsicologia si incontrano e collaborano tra loro la Psicologia – che studia l’uomo – e l’Ecologia – che studia l’ambiente – per scoprire quanto aiuto reciproco queste due giovani scienze si possono dare per risolvere ognuna i problemi di maggior attualità che si trova ad affrontare.
Basi
L’Ecopsicologia promuove la consapevolezza che siamo profondamente legati al Pianeta Terra, che siamo parte integrante dei processi evolutivi che hanno portato alla realizzazione dell’ecosistema terreste e che c’è una relazione molto stretta tra la qualità del nostro rapporto con l’ambiente naturale e la nostra qualità di vita personale. La perdita di contatto con la terra, con la comunità della Creazione, con la natura, si può tradurre in vuoto esistenziale, solitudine, incapacità di cogliere il senso della vita, crisi di valori. Invertendo il processo, creando le condizioni per una connessione profonda con l’ambiente naturale, si stimola la relazione con le parti meno addomesticate e più vitali di noi stessi, indispensabili per realizzare appieno la nostra identità. Questo è solo l’inizio di un processo che porta a realizzare la nostra più ampia natura di sapiens sapiens sulla Terra.
Applicazioni
L’Ecopsicologia lavora in due direzioni diverse ma complementari: porta le persone a stretto contatto con l’ambiente naturale per permettere loro di scoprire aspetti nuovi e più profondi di sé e diffonde una maggior consapevolezza dei nostri stretti legami col mondo – con l’ecosistema terrestre – per risvegliare il coinvolgimento e amore necessari per rimboccarsi le maniche nell’affrontare l’emergenza ambientale. Nella pratica, risveglia percezione sensoriale, degustazione delle emozioni, attenzione ai dettagli, capacità di meravigliarsi, curiosità ed empatia nei confronti della diversità, sensibilità a dimensioni più sottili, il tutto per facilitare il recupero del senso di appartenenza che si è andato via via perdendo. Con il suo approccio interdisciplinare e transdisciplinare, l’Ecopsicologia offre mappe, spunti e pratiche adatti a…
Progetti realizzati
L’Ecopsicologia, promuove consapevolezza personale e relazioni ecologiche, valorizza talenti individuali e di gruppo, stimola creatività e co-creazione, attiva coinvolgimento e senso di appartenenza alla Terra, applica pratiche di EcoTuning, EcoCounseling e Learning Organizations, valorizza e dinamizza realtà sociali e territoriali.
Ecco una rassegna dei principali progetti di EcoTuning realizzati in collaborazione con Ecopsiché – Scuola di Ecopsicologia, dal 2009 a oggi, in diversi ambiti istituzionali: Parchi, Comuni, Asl, Progetti Europei e Associazioni.
Glossario
Ecotuning, inconscio ecologico, co-creazione, visione ecocentrica, inscendenza… Ci sono parole che vengono utilizzate nell’ambito della formazione e dell’applicazione dell’Ecopsicologia che possono risultare poco note o ostiche a chi si avvicina la prima volta. Ecco una breve rassegna dei termini più utlizzati, parole nuove per concetti nuovi, che rimandano a una visione più ampia di noi stessi e del nostro ruolo nel mondo; parole nuove per descrivere strumenti antichi e processi nuovi, nati o riscoperti per favorire questa necessaria riconnessione sul piano interiore ed esteriore, tra noi e il mondo.
Ecopsicologia nel mondo
Nata in California, all’inizio degli anni ’90, oggi l’Ecopsicologia è presente in diversi Master Universitari ed è rappresentata da diverse associazioni che la promuovono e creano Community di riferimento per i professionisti impegnati in questo ambito. L’Ecopsicologia e comincia a farsi conoscere grazie al libro The voice of the Earth (1992) di Theodore Roszak, storico della cultura che ha fatto parte del gruppo di studio all’Università di Berkeley, presieduto dallo psicologo e giornalista Robert Greenway.
Fanno seguito il manuale pratico The Healing Earth (1994) dello psicoterapeuta Philip Sutton Chard, l’antologia di Sierra Club Ecopsychology (1995), e Ecotherapy (1996) dello psicoterapeuta Howard Clinebell. Tutti questi libri, però, erano solo in lingua inglese, la prima uscita internazionale dell’Ecopsicologia la si deve a Fritjof Capra, nel 1966, con La rete della vita, subito tradotto in italiano, in cui, già a pagina 23, citando i diversi autori che si fanno portavoce di un nuovo paradigma nella relazione uomo-natura, parla di Roszak, di Joanna Macy e della neo-nata Ecopsicologia. Questo è il lancio mondiale.
Oggi l’Ecopsicologia è diffusa nei paesi di lingua anglosassone, Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna, grazie al primo network internazionale ICE – International Community of Ecopsychology e sta cominciando a diffondersi in tutto il mondo grazie alla IES – International Ecopsychology Society e alle sue 12 rappresentanze, forti soprattutto nel mondo mediterraneo e nell’emisfero sud del mondo: Italia, Grecia, Spagna, Uruguay, Argentina, Messico, Cile, Brasile, Puerto Rico, Usa, Australia e Sud Africa.
IES
La IES – International Ecopsychology Society è una Associazione internazionale che «ha la finalità di sostenere e collegare tra loro professionisti che operano nell’ambito dell’Ecopsicologia e professionisti o persone provenienti anche da altri settori che vogliono allineare il loro operato con la cura della vita e del mondo, che vogliono facilitare la riconnessione tra esseri umani e natura e promuovere di stili di vita sani dal punto di vista psicologico, spirituale ed ecologico, in armonica interazione con l’ambiente naturale» (Statuto IES, articolo 2).
Tra i suoi obbiettivi, diffondere una visione ecocentrica, in cui l’essere umano si riconosce parte integrante e interattiva nell’ecosistema terrestre; mettere a punto strumenti di “riconnessione con la natura”, da applicare nell’educazione, istruzione, terapia e in altri ambiti; esplorare le interconnessioni tra ecologia e psicologia; creare e sostenere una rete globale di professionisti formati in Ecopsicologia; coordinarsi con professionisti e studenti provenienti da diversi settori che condividono la visione dell’Ecopsicologia e che sono disposti a integrarla nel loro lavoro e nelle loro vite; promuovere l’evoluzione del pensiero ecopsicologico e delle sue applicazioni pratiche; accreditare i professionisti dell’Ecopsicologia; promuovere la ricerca scientifica su argomenti legati alla Ecopsicologia in collegamento con le organizzazioni regionali, nazionali e internazionali, in particolare con le Università; promuovere e sostenere la ricerca di stili di vita basati su visione ecocentrica, rigenerazione eco-sociale, biofilia e cittadinanza terrestre, per ricreare nuovi equilibri sostenibili e capaci di futuro.
Approfondimenti
L’Ecopsicologia amplia la nostra visione e campo d’azione promuovendo una rivoluzionaria “visione ecocentrica”, che riconosce il profondo e inscindibile legame tra noi e il mondo di cui siamo parte e ci invita a finalizzare la nostra crescita personale e autorealizzazione nella ricerca del nostro peculiare impegno e contributo nei confronti della vita. Qui, una rassegna di articoli e interviste che permettono di avvicinarsi all’Ecopsicologia e di cogliere le sue potenzialità applicative in diversi ambiti personali e professionali.
I libri dei formatori Ecopsiché
Una vetrina dei testi scritti da collaboratori della Scuola di Ecopsicologia o con loro contributi rilevanti direttamente o indirettamente attinenti all’Ecopsicologia.
In… poesia
L’Ecopsicologia danza tra due poli, entrambi indispensabili per vivere bene la vita. Uno, più legato al Logos, al linguaggio scientifico, alla logica lineare, alla dimensione razionale; serve a farsi comprendere dalla realtà accademica per poter così arrivare ai giovani studenti ancora colmi di speranze e di aspettativa nei confronti dell’Università. L’altro, il territorio dell’Eros, della poesia, dell’intuizione, della chiamata dalle profondità dell’anima, che ha bisogno di un linguaggio non più logico, ma analogico, evocativo… poetico. Questo è uno spazio dedicato a una presentazione dell’Ecopsicologia da cogliere con l’emisfero destro del cervello.
“Noi siamo la Terra” e ognuno di noi è qui per far germogliare il seme di cui è portatore e per portare alla vita i suoi fiori e i suoi frutti. Da questo ampio puntio di vista, l’Ecopsicologia propone strumenti, pratiche e protocolli che permettono di arricchire la vita personale e professionale con senso, bellezza ed efficacia.