Siamo nel cuore dell’inverno. Quello che di importante davvero succede è dentro. Il mondo esterno invita allo sguardo interno. La pausa, la riflessione, l’introspezione, sono attività indispensabili in questa fase del ciclo annuale. E’ questo il momento in cui ci prepariamo ad ancorare i nostri principi, valori, missione, a chi siamo veramente: i progetti futuri, le scelte importanti, vanno fatti in accordo con la propria anima.

Vanno fatti ascoltando le diverse voci, sapendo mediare tra diverse necessità, e facendo chiarezza sulle priorità. Solo in questo modo le nostre azioni, qualsiasi esse siano, avranno la potenza della totalità del nostro essere. Quando non ci prendiamo questo tempo e questo spazio per il contatto profondo con noi stessi, il nostro agire rischia di seguire copioni ormai rodati, di proseguire sui binari dell’automatismo, di obbedire a induzioni che provengono dall’esterno, facendoci diventare a poco a poco sempre più estranei a noi stessi.

Quando viviamo momenti difficili, cruciali, come quelli che stiamo attraversando, la mossa più giusta da fare è stare fermi. Mettersi comodi per potersi addentrare con maggior facilità, e piacere, nel dialogo con la molteplicità degli abitanti del nostro Pianeta io, col sapiente coordinamento del Signore, Signora, del Pianeta che siamo, quella scintilla di limpida coscienza capace di dare attenzione, di ascoltare, rispettare e accompagnare all’elaborazione di strategie e progettualità profondamente radicate in ciò che siamo davvero.

Ecco perché è il momento di metterci comodi, di lasciar decantare gli eventi, di accumulare le forze, di avere cura delle nostre connaturate difese, per cogliere l’opportunità di fare amicizia con noi stessi, preludio per ritrovare poi anche gli altri in una relazione autentica, di scambio, interazione, e gioia, alla quale siamo destinati in quanto esseri umani.

Il nostro sistema è costruito per essere colto, visto, per entrare in relazione. La nostra società ha dimenticato il cuore. Mettendoci comodi lo ritroviamo, gli diamo spazio, tempo, amore. Sarà questa riconnessione interiore che ci farà fare, individualmente e collettivamente, un salto di qualità verso orizzonti ancora tutti da scoprire.

 


Marcella Danon
Ecopsicologa, direttrice di Ecopsiché

Editoriale gennaio 2022 – Ecopsicologia NEWS

Photo Credit: Colter Olmstead su Unsplash

 

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