Non crederai certo di essere qui per caso, vero? Non prenderai sul serio le baggianate che la pubblicità ti rifila decine e decine di volte al giorno, cioè che il tuo valore si misura in oggetti, senza i quali non sei degno di un posto in questa società delle apparenze… No, certo che no, altrimenti non staresti neppure leggendo queste righe.


Tu sai. Sai che c’è una scintilla di stella, in te, che preme per manifestarsi e tradursi in gesti, azioni, realizzazioni, attraverso i quali portare qui su questa splendida Terra l’intenzione di bellezza e amore che sta alla base dell’intero progetto della creazione.


E tu hai un ruolo in questo progetto, un ruolo che solo tu puoi avere, con le peculiari competenze che hai acquisito, con i talenti che ti sei portato da tempi lontani, con le esperienze maturate nel tuo percorso di crescita. Da questo mix unico, e sempre in divenire, puoi farti ponte tra Cielo – la stella di cui porti in te una scintilla – e Terra, il tuo qui e ora, l’insieme di ecosistemi umani e ambientali di cui sei parte e in cui sei chiamata, chiamato a farti parte attiva e propositiva. 


Breve è il tempo che ci è dato per questo giro di giostra, citando lo stimato collega Tiziano Terzani – sì, sono anche io giornalista – e quindi va usato con saggezza, scegliendo di dare e ricevere il meglio di quello che questa vita può darci. E il meglio – chi “cerca” lo sa – non si misura in cose, non si misura in onorificenze, né in km percorsi, né in zeri su conto in banca… il meglio ha una valenza qualitativa, non quantitativa, si misura in relazioni che fioriscono nello scambio, sentimenti che possono esprimersi liberamente, valori che tracciano la via, immaginazione che realizza eventi, sogni che prendono forma sfidando ogni apparente impossibilità. È nel dialogo tra Cielo e Terra, spirito e materia, impalpabile e tangibile, maschile e femminile, attivo e ricettivo… ecco è in questo incontro tra polarità che si realizza ciò che siamo davvero. 


La vita è la palestra in cui esercitarci, quando è chiaro quello che stiamo cercando – “essere ciò che siamo qui per essere” – con la consapevolezza che, da parte sua, la vita fa di tutto per farci raggiungere questo stesso obiettivo, se sappiamo scegliere di leggerla in quest’ottica.


Quella che stiamo attraversando, come società, non è solo una crisi ambientale è prima di tutto una crisi di risveglio spirituale, perché è solo risvegliandoci a chi siamo – parte integrante del processo della vita in evoluzione – che potremo avere chiare le coordinate per affrontare ogni difficoltà, ogni emergenza. 


Il malessere così diffuso – ansia, depressione, demotivazione, dipendenza di tutti i tipi – è il grido di dolore della scintilla di stella che non è stata riconosciuta, onorata, attivata. Il malessere è quindi un punto di partenza, un’opportunità per farci scoprire che siamo guerrieri della luce, che la vita ha bisogno di noi, che possiamo, vogliamo, dobbiamo svegliarci. Svegliarci a chi siamo davvero e incarnarlo, nel vero senso della parola, qui su Gaia, la Terra vivente di cui siamo parte integrante.


Ecopsicologia è molto ma molto di uno studio sulla relazione tra essere umano e ambiente; Ecopsicologia, letteralmente, è il dialogo tra oikós, la casa, e psuké, l’anima, ancora una volta: Terra e Cielo. E l’Ecopsicologia accompagna a far fiorire questo dialogo in ognuno di noi, per risvegliarci alla possibilità di rendere operativo i nostri doni nella realtà in cui ci troviamo, Ecopsicologia è la chiamata di Gaia che vuole risvegliare
gli esseri umani al loro importante ruolo nella creazione. Distruggiamo l’ambiente – e gli altri, e noi stessi… – solo quando non sappiamo ancora chi siamo. Ecco perché è urgente risvegliarci. Gaia lo sa!


“Questa” è la connessione tra ecologia e psicologia. 

 


Marcella Danon
Ecopsicologa, direttrice di Ecopsiché
Editoriale febbraio 2024 – Ecopsicologia NEWS

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