È una storia lunga e bella quella che ha portato alla nascita del Verde Ashram Manos. Una storia che si intreccia con eventi di più di 50 anni fa, quando mia madre – anche lei artista – fece amicizia con Pino Manos. Era ancora ragazzina quando ho conosciuto questo artista sardo fantasioso, estroverso, illuminato. Era con entusiasmo e passione che raccoglieva attorno a sé gruppi di giovani per farli parlare, per far loro acquisire fiducia in loro stessi e in una dimensione più ampia della vita, rispetto a quanto ci veniva insegnato a scuola, e lo faceva senza alcuna… bandiera,. semplicemente con passione. Ci insegnava a dialogare tra noi nel rispetto reciproco, a esprimerci liberamente, a esplorare coraggiosamente oltre i confini del conosciuto, sempre nel rispetto delle scelte di ognuno. Ci invitava sempre a guardare un po’ più in là e a riconoscere che la nostra vita è scintilla di un fuoco più grande. È stato per me ben più che un amico di famiglia, è diventato una guida con cui il contatto è rimasto sempre vivo, anche quando passavano diversi anni tra un incontro all’altro, incontri a volte programmati, a volte sincronicamente inaspettati.

“Opere estroflesse” di Pino Manos

Uno recente, di questi incontri è stato a giugno del 2023 –  lui ormai era volato sulle stelle – quando sono andata a trovare Paola Porta Manos, curatrice dell’archivio d’artista del marito e, in una passeggiata per raggiungere il Castagneto di Rezzago, distrattamente, lei mi racconta “quaggiù c’era il mulino di Manos dove teneva i suoi incontri di meditazione e di arteterapia”. Mi blocco con sguardo rapito e, naturalmente, la meta della nostra passeggiata cambia, scendiamo il ripido sentiero che porta in quella magica radura sulle rive del torrente ora, da noi, ribattezzato Torrente Manos, in cui lui aveva lavorato per 30 anni, che mi conquista immediatamente.

È stato un colpo di fulmine, era “il posto” che avevo sempre cercato. Lei aveva intenzione di venderlo, non potendone più prendersene cura come necessario; mi sono presa il tempo di elaborare un progetto, composto in dettaglio a Celtica,  il festival di musica e cultura celtica  in Val Veny, in compagnia di Luisa, Elena, Luca ed Eloisa. A Paola il progetto  è piaciuto e si è avviato il processo che ha portato all’acquisto del terreno a dicembre e alla sua inaugurazione ufficiale Il 23 Marzo 2024.

Mentre scrivo, è ancora viva l’emozione e il ricordo dell’allegria e della commozione di questa giornata. Hanno partecipato al mitico evento 27 persone della Community di Ecopsiché, provenienti da Svizzera, Germania, Sicilia, Sardegna, e innumerevoli punti diversi della Lombardia. Il genius ci ha accolto benevolmente e ha gradito le benedizioni che gli sono state recitate sotto al grande gelso, seduti sul cerchio appena realizzato con il tronco di un Larice, comunque destinato l’abbattimento per una malattia alla base; questo dettaglio mi è stato chiarito da chi lo ha realizzato, sapendo che così mi sarei sentita più tranquilla… e aveva ragione.

Le benedizioni per il Genius Loci

Il Verde Ashram Manos – il nome si è rivelato all’improvviso, in quel famoso primo incontro di giugno – vuole continuare la tradizione che lo ha fatto essere luogo di meditazione e creatività, di incontro e interazione e diventa l’aula wild di Ecopsiché – Scuola di Ecopsicologia, in cui riprenderà la tradizione dei Giovedì nel bosco e dei Raggi di Luce, incontri esperienziali di mezza giornata di Ecotuning – Ecopsicologia Applicata –  rivolti a chi ancora non ci conosce e vuole avvicinarsi alla Scuola, incontri che saranno aperti a tutti gli studenti in formazione, come attività facoltative, incluse nel percorso. Il primo seminario che qui avrà luogo sarà proprio “Bene-Dire, meditazione del bosco e scrittura ispirata”, che è stato inaugurato il primo agosto 2023 a Fattoria FiammaSole in Toscana.

Il Torrente Manos, attraversa l’Ashram

L’Ecopsicologia è molto più di una branca della psicologia o di una variante delle terapie forestali, ha una sua mission, quella di facilitare la crescita interiore di noi sapiens ancora poco presenti a chi siamo davvero, come singoli individui – illusione ottica della coscienza, diceva Einstein – e come membri di questa specie versatile, invadente, ma pur sempre molto importanti nell’equilibrio planetario. Anche se  ancora non abbiamo pienamente compreso che possiamo e dobbiamo diventare ambasciatori di saggezza, co-creatori di bellezza. L’Ecopsicologia nasce per accompagnarci ad affrontare l’attuale sfida evolutiva che ha il suo fulcro proprio nella dimensione delle relazioni. È l’ecologia a insegnarci che tutto è relazione ed è la psicologia che ci accompagna a tradurre questo concetto in atteggiamenti e pratiche capaci di tradursi in relazioni armoniose, collaborative, ecologiche. Nell’incontrare ciò che è altro da noi, in apertura, accoglienza e dialogo, impariamo a conoscere meglio chi siamo, ci risvegliamo al senso di appartenenza che ci permette di sentirci uno con tutto ciò che ci circonda e a prendere in mano consapevolmente non solo le redini della nostra vita ma anche tutto il nostro potenziale.

Ecco che il Verde Ashram Manos non a caso si chiama ‘Ashram’ che, in sanscrito, significa “luogo di riposo” e in origine, si riferiva a un eremo dove i saggi vivevano in pace in mezzo alla natura, dedicandosi alla meditazione e ad altre pratiche spirituali. Questo spazio vuole essere un punto di luce, un braciere sacro in cui ognuno può accendere la sua fiaccola e portarla nel mondo attraverso le vie e le azioni più adatte a sé. Il mondo ha bisogno di noi, risvegliati. Il mondo ha bisogno di te: risvegliati!


Marcella Danon
Ecopsicologa, direttrice di Ecopsiché
Editoriale aprile 2024 – Ecopsicologia NEWS

 

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Community Ecopsiché