Molte cose succedono davanti agli occhi. Le raccontano chi le ha  vissute sui mezzi di comunicazione, sui social, al bar. Altre cose succedono dentro, nel nostro sentire, diventano mappe nella nostra testa e filtri che codificano le storie che altri ci raccontano. Altre succedono dietro le quinte, non se ne parla sui giornali né in televisione, sono accordi, strategie, trame ignote ai più.

E non è tutto, perché ci sono cose che succedono su altri piani, sulla noosfera, la materializzazione dell’inconscio collettivo, in cui forme pensiero di tutti quanti generano condizioni “metereologiche” che impattano poi sulla realtà. Altre ancora si generano su piani ancora più sottili, in realtà di cui noi comuni mortali non abbiamo idea se non dalle caricature che traspaiono nelle tradizioni popolari, nei romanzi, nei fumetti, dove forze più grandi di noi confliggono tra loro per orientare in diverse direzioni  l’evoluzione dell’umanità su questa splendida Terra; forse proprio come gli dei dell’Olimpo nelle tragedie greche.

Come facciamo allora, in questo marasma, a orientarci, a scegliere quali direzioni seguire, quali azioni compiere?
Probabilmente è proprio questa la sfida che deve raccogliere l’umanità, sia nel suo complesso, sia ognuno di noi singolarmente: assumerci oneri e onori del libero arbitrio.

Possiamo diventare consapevoli della complessità della realtà, della parzialità di ogni percezione, della relatività di ogni opinione, senza per questo rinunciare a verificare un nostro punto di vista con l’esplorazione dei fatti, la testimonianza della storia, la temperanza del buon senso. E’ questo l’uso più alto della nostra recente e ancora poco affinata facoltà di pensiero e raziocinio: non prendere più per buona nessuna frase fatta, nessun giudizio affrettato, nessuna verità preconfezionata ma, semplicemente, metterci la testa, ascoltare quello che più occhi raccontano e consultare anche quello che il cuore sente.

“L’essenziale è invisibile agli occhi” fa dire Antoine De Saint-Exupery alla piccola volpe che vuole fare amicizia col piccolo principe: un invito a esplorare quali sono le cose davvero importanti e a non rimanere solo in superficie, ma anche un invito a chiedersi cosa davvero sta succedendo, nei diversi livelli, dal più intimo e personale, sino a quello cosmico. Non troveremo risposte, probabilmente, ma l’importante è cercarle, è tenere la mente aperta; oggi più che mai, in tempi in cui dopo una manciata di secondi di tic toc è facile credere di avere capito tutto e pontificare su ciò che sta succedendo.

Viviamo tempi importanti, stanno succedendo tante piccole/grandi cose attorno ed è sempre più difficile valutarle, commentarle, comprenderle. E altre ancora più grandi potrebbero succedere. Senza adagiarci nel tran tran quotidiano, teniamo aperti mente, cuore e volontà; potremmo prima o poi essere chiamati a fare una scelta, e allora meglio allenarsi al discernimento per arrivare preparati a quel momento.

 


Marcella Danon
Ecopsicologa, direttrice di Ecopsiché

Editoriale luglio 2022 – Ecopsicologia NEWS

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