Donna carismatica, sensibile e ispirata, Joanna Macy è una delle figure più rappresentative dell’Ecopsicologia. Ho avuto il piacere e la fortuna di incontrarla personalmente nel 2007, in California, in un seminario internazionale organizzato da Fritjof Capra e Zenobia Barlow, del Center for Ecoliteracy di Berkeley. Con lei ho avuto modo di mettere in pratica molti degli esercizi che aveva dettagliatamente descritti nel suo Going Back to Life.
Questo, è un prezioso manuale – Nuestra vida como Gaia, in spagnolo, e Ecologie pratique, in francese – scritto insieme a Molly Young Brown, una psicosintetista statunitense che l’aveva aiutata a mettere su carta il suo percorso e metodo “The work that reconnects” – il lavoro che riconnette – volto a sanare la disconnessione venutasi a creare tra noi e la Natura.
E’ qui che ho scoperto la peculiarità dell’Ecopsicologia: la generosità con cui vengono diffuse le buone pratiche, con la sola richiesta di riconoscerne la sorgente. La gratitudine è uno dei valori principali su cui insistiamo quando vogliamo promuovere la riconnessione col mondo di cui siamo parte: riconoscere che ogni giorno è miracolo, ogni respiro è benedizione.
Il lavoro di Joanna è profondamente influenzato dalla “visione sistemica” promossa da Fritjof Capra – con cui sono grandi amici! -e dalla concezione del mondo come “rete” di relazioni interconnesse, in contrapposizione al modello meccanicistico, oltre che dal Buddhismo e dall’ecologia profonda di Arne Naess.
Questi, in sintesi, i suoi preziosi contributi allo sviluppo dell’Ecopsicologia:
- Una risposta pratica all’ecoansia: l’importanza di accompagnare le persone che si sentono sopraffatte dalla crisi ecologica, a esprimere i sentimenti di impotenza e disperazione e a tradurli in azione.
- Un collegamento tra la spiritualità e attivismo: una percezione più ampia della realtà, una visione spirituale, si può tradurre in consapevolezza e compassione (intesa come il “sentire con” il mondo) e alimentare l’azione per il cambiamento.
- L’enfasi sull’azione collettiva: la condivisione, l’azione collaborativa e la “speranza attiva”, permettono di mettere i talenti dell’individuo a servizio della comunità: “da ego a eco”.
All’età di 96 anni, circondata da familiari, studenti e collaboratori, Joanna Macy ci ha lasciati serenamente lo scorso 19 luglio. Nei giorni precedenti, ha avuto luogo il 10° convegno di Ecopsicologia organizzato dall’International Ecopsychology Society – IES, quest’anno in Brasile, nel cerrado, savana di montagna nello stato di Goiás, organizzato dall’istituto Brasileiro de Ecopsicologia.
Sapevamo di questo suo momento di passaggio, era con i suoi cari e pronta per il viaggio. Era stato creato un luogo tra gli alberi per chi volesse pregare, cantare, parlare con lei, ringraziarla… L’ultimo giorno del Convegno, il 13 luglio, abbiamo condiviso i racconti di chi aveva avuto la fortuna di incontrarla sul proprio cammino e abbiamo cantato per lei, danzando in cerchio. Mi piace pensare che ci abbia sentiti.
Con immensa gratitudine, Joanna, ti auguriamo buon viaggio e ti immaginiamo tra le stelle a disseminare una visione di armonia e gioia a livelli sempre più ampi. Grazie, grazie di tutto quello che hai fatto e che ci hai lasciato come invito concreto per questi tempi turbolenti.
Marcella Danon
Ecopsicologa, direttrice di Ecopsiché
Editoriale settembre 2025 – Ecopsicologia NEWS