Questi i temi presentati al 64° convegno internazionale di medici di base che ha appena avuto luogo a Ghent, in Belgio, il 25 e 26 aprile 2024, a cui la psicologia italiana, Marcella Danon, ha partecipato in quanto key note speaker, per presentare la vision, i principi e le pratiche dell’Ecopsicologia come sostegno all’implementazione delle prescrizioni verdi da parte dei medici di base di 24 nazioni.

 

 

Oggi abbiamo bisogno di una visione unitaria che apra le porte a nuove strategie per mantenere alto il livello di salute individuale, sociale, ambientale. è necessario rimettere insieme l’attenzione al benessere dell’oikòs casa con quello della psyché anima, mondo esterno e mondo interno, corpo e spirito. Questa è la mission dell’Ecopsicologia, che nasce alla fine degli anni ‘80 in California – nell’ambito della facoltà di Psicologia dell’Università di Berkeley – in totale sintonia con gli approcci One Health, EcoHealth e Planetary Health, ora sempre più diffusi anche in ambito medico internazionale, con importanti implicazioni concrete per la salute umana.

La salute, infatti, è molto più che, semplicemente, assenza di malattia: la salute individuale coinvolge la salute planetaria. Nella Dichiarazione di Canmore (Alberta, Canada, 2018)  è stata definita in termini di “vitalità interdipendente di tutti gli ecosistemi naturali e antropici (sociali, politici e altro)”. La vitalità non riguarda soltanto il buon funzionamento meccanico del corpo – umano, in questo caso – ma include componenti sul piano emotivo, valoriale, spirituale, implica una visione unitaria di sé, competenze relazionali, capacità di dare un senso alla propria esistenza che va oltre la semplice sopravvivenza, un senso che emerge nel riconoscere di essere parte, e parte attiva e propositiva, in una rete di relazioni via via sempre più ampia, sino a includere il Pianeta intero. La salute nasce anche dal ritrovare il nostro profondo legame con la terra e con la vita: nelle società ormai sempre più altamente urbanizzate il contatto diretto con l’ambiente naturale acquista oggi una valenza terapeutica prima data per scontata e oggi ritrovata e promossa sempre di più in ambito medico e sanitario attraverso le prescrizioni verdi: attività ed esperienze che il medico o un altro professionista sanitario può consigliare al paziente in base alle sue esigenze specifiche, tra cui attività all’aperto, ecopsicologia applicata, terapie forestali, orticoltura sociale, educazione ambientale, interventi assistiti con gli animali.

Nella sua applicazione pratica, l’Ecopsicologia vuole facilitare il ripristino del senso di riconnessione con la nostra più ampia identità terrestre, con la consapevolezza che noi “siamo” la Terra e che il contatto con l’ambiente naturale è per noi non solo terapeutico, ma indispensabile. Soprattutto in una società sempre più tecnologizzata, come la nostra, frequentare la Natura selvatica è fondamentale per riequilibrarci, per scaricare lo stress, per rigenerare l’attenzione, per favorire il fluire delle emozioni, una maggior chiarezza di pensiero, un’apertura all’intuizione e all’ispirazione. E non è necessario indirizzare pazienti, utenti, clienti verso lo Yellowstone o l’Amazzonia, è possibile ottenere immensi benefici anche con l’invito a frequentare spazi aperti  e spazi verdi e blu anche attorno a casa o in città.

Ai 104 medici, da 24 nazioni, presenti a Ghent, sono stati presentati – prima in un workshop nel Parco del Monastero carmelitano che ospitava l’evento e poi nella conferenza in plenaria, semplici esercizi da poter fare indoor e outdoor con i propri pazienti in modo da favorire la disponibilità a risvegliare e riattivare connessione con l’ambiente naturale, non solo col corpo ma anche col cuore e con la mente, in modo da ottimizzare i possibili benefici sia fisici sia psicologici che possono emergere da queste semplici attività. Molto del disagio attuale prim’ancora che essere fisico è proprio un disagio esistenziale dato dalla perdita di contatto e del senso di appartenenza al mondo naturale.

Le prescrizioni verdi includono diversi tipi di attività a casa e in natura:

  • risveglio dell’interesse nei confronti di piante, salute dell’habitat in cui si vive
  • visione di documentari e libri illustrati di Natura
  • creazione di piccoli giardini di pietre e elementi di natura casalinghi
  • cura di un animale
  • cura di piante in vaso o di un orto
  • passeggiate in giardini, parchi e aree naturali
  • visite a orti botanici e Centri Parco
  • camminate in green mindfulness
  • esercitazioni di ecotuning, ecopsicologia applicata

Il Parco del Monastero Carmelitano di Ghent in cui si è svolto il workshop di Ecopsicologia rivolto ai medici di base

In Italia, in team della dott.ssa Fiammetta Piras è pioniere nel promuove l’incontro e scambio tra medici, pazienti e operatori del verde – guide, conduttori di bagni di foresta e ecotuner (facilitatori della relazione con la Natura, formati in ecopsicologia applicata) – per favorire la diffusione delle pratiche che promuovono il riemergere del ricordo di quanto il ritrovare il senso di appartenenza e connessione con Natura sia benefico a tutti i livelli. L’obiettivo della Comunità di pratiche creata nell’ambito delle Prescrizioni Verdi è quello di far incontrare domanda e offerta tra realtà mediche, pubblico e operatori, con la possibilità di un risparmio immenso dal punto di vista delle spese sanitarie nazionali.


Marcella Danon
Ecopsicologa, direttrice di Ecopsiché
Editoriale maggio 2024 – Ecopsicologia NEWS