Speranza Attiva, è l’invito di Joanna Macy, ambientalista impegnata da più di 60 anni nel risveglio del senso di riconnessione con la Natura. Anima animale è il manifesto di Richard Louv educatore statunitense – noto per il suo best seller L’ultimo bambino dei Boschi (Rizzoli 2006) – che ci ricorda che il nostro futuro è nella connessione e coabitazione con gli altri esseri viventi e nell’amore per la Natura.
Due messaggi forti da due figure chiave nella formazione in Ecopsicologia, che accoglie ispirazioni e visioni di tanti diversi filosofi, attivisti, scienziati ed educatori per disegnare pratiche in grado di rafforzare la nostra capacità di affrontare le sfide contemporanee e di rispondere con resilienza e creatività alle inevitabili difficoltà attuali.
“Come affrontare il casino in cui ci troviamo senza impazzire” è il sottotitolo del libro Active Hope, uscito nel 2012, ma attuale più che mai, che Joanna Macy ha scritto insieme a Chris Johnson, medico e coach, esploratore della dimensione psicologica della crisi planetaria, collaboratore attivo nel Movimento della Transizione di Rob Hopkins.
Ci sono tre diverse storie che ci raccontiamo sulla realtà, ci dicono gli autori, il primo è Business As Usual, “continuiamo a fare come se nulla fosse” con l’enfasi su crescita economica, consumo, progresso e utilizzo della natura come se fosse merce. La seconda storia è The Great Unraveling, “lo sfacelo è in arrivo”, che si focalizza sul declino economico, l’esaurimento delle risorse, il cambiamento climatico, la divisione sociale, la guerra e le estinzioni di massa. La terza storia è The Great Turning “siamo a un punto di svolta”, quella in cui diventa evidente che le campagne in difesa della Terra, dell’ambiente e degli animali è in crescita esponenziale; che si sta consolidando un diffuso cambiamento di percezione, pensiero e valori; che stanno emergendo nuove strutture economiche e sociali, nuove possibilità per nuovi futuri possibili. Scegliere la terza storia, e diventarne protagonisti, significa vivere nella “speranza attiva”.
Quando ci chiariamo quale è la realtà che vorremmo… possiamo compiere potenti passi concreti per cambiare le cose. Macy e Johnstone si concentrano su questo: come potenziare il proprio senso di efficacia individuale e collettivo. Evidenziano, tra gli altri atteggiamenti utili, la gratitudine come pratica ecologica e trasformativa, che riconosce le connessioni con tutto ciò che ci ha preceduto e ci circonda e ci dà la spinta per agire nel e per il nostro mondo.
Non è facile gestire il senso di impotenza che emerge di fronte ai problemi globali, a quello che sta succedendo… in questi stessi giorni. Ma possiamo trarre la forza necessaria coltivando una visione che vada oltre la contingenza, riconoscendo quello che può emergere e lasciandoci stimolare dalla sfida che qualcosa di diverso sia possibile. Possiamo arginare la marea del diffuso senso di catastrofe incombente; da una parte, coltivando energia ed entusiasmo e, dall’altra, accettando l’incertezza: non sappiamo davvero come andranno le cose, ma possiamo fare molto per far sì che le cose vadano nella direzione… che farebbe cantare il nostro cuore.
Il nostro cuore, per cantare ha bisogno di sentirsi parte della rete della vita. Il futuro dell’umanità è nella connessione e coabitazione con le altre specie viventi, nell’amore per la natura, ci dice Richard Louv. Questo è il messaggio del suo ultimo libro Animal Soul, “anima animale”, che vuole ricordarci che apparteniamo tutti a un’unica grande famiglia, degna del nostro amore. Quello che dobbiamo preservare è l’habitat del cuore, lo spazio emotivo che ci mette in comunicazione tra noi e con gli animali, riconoscendo che condividiamo tutti un ambiente comune. Sarà proprio la connessione con gli animali ad aiutarci a superare il senso di solitudine, tristezza, mancanza di senso… l’ancora più pericolosa pandemia che sta soffocando attualmente l’umanità.
Se l’Antropocene è l’era in cui l’impatto dell’essere umano sull’ambiente è devastante, il Simbiocene, termine creato dal filosofo australiano Glenn Albrecht, indica una nuova etica verso il mondo naturale, basato sul principio di reciprocità; una nuova frontiera in cui tecnologia e amore per la Natura non sono in contrapposizione, ma insieme operano per un andare avanti verso la Natura.
La vita spirituale trova origine nella capacità di stupirsi, ci ricorda Richard Louv, e la Natura è una delle prime finestre sulla meraviglia, sul miracoloso. Un futuro che ci faccia cantare il cuore… passa necessariamente di qui. Ed è su questa via che opera l’Ecopsicologia.
Marcella Danon
Ecopsicologa, direttrice di Ecopsiché
Editoriale 24 ottobre 2020 – Ecopsicologia NEWS
Bibliografia e approfondimenti
- Gli animale selvatici? Ci Salveranno Dalla solitudine e dal vuoto del cuore
Greenest.net – di Rossana Cavaglieri - Il sito di Joanna Macy
Photo: Mister Mastro – Visual Hunt
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