Ogni giorno, ogni momento,
sii presente a coloro che ami.
Non perdere occasione per sorridere loro,
dire parole piene del tuo sentimento,
fare un gesto gentile. 

Ogni giorno, ogni momento è unico.
In quell’unico momento puoi cambiare la tua vita,
ravvivare il colore di quella degli altri,
portare gioia attorno a te,
puoi 
 cambiare il mondo.
Fallo!

Il potere del presente è tutto qui, in questo momento. È scegliere cosa fare, cosa sentire e cosa tralasciare, quale intenzione seguire e portare a compimento e quale lasciare che si dissolva nel volume dei pensieri perduti e inutili per tutti. Ci sono una potenza e una grazia infinite nell’istante presente; sta noi coglierla e accoglierla e farne volano verso il futuro che siamo venuti qui per creare.

Ognuno di noi ha una mission nascosta nelle profondità di ciò che siamo, al centro del labirinto di ciò che crediamo di essere e ciò gli altri vogliono da noi. Il viaggio dell’eroe, di tutti i miti, tutti i tempi e tutte le culture, è un viaggio alla ricerca di questa fiamma brillante che arde in noi. Quella che, per poterla ricordare, abbiamo fissato a lungo prima di giungere su questo Pianeta. Certo, nascendo, “un’angelo ci dà quel tocco sul viso che crea la fossetta sopra le labbra – così raccontava mio nonno – e dimentichiamo tutto”.

Ed è questo il bello, così inizia la ricerca, così abbiamo la possibilità di sperimentarci nell’attivare quei canali sensibili che ci fanno fremere quando incontriamo qualche cosa o qualcuno che fa cantare il nostro cuore. Sono messaggi sottili, impercettibili, quelli che ci danno indizi da cui poter partire, quelli che ci accompagnano a capire gli innumerevoli possibili modi che abbiamo a disposizione per tradurre da idea a realtà quel contributo che siamo venuti a portare.

A volte dobbiamo andare lontano per scoprire quello che abbiamo così vicino. Non importa quanto è lunga la ricerca o quanto siano lineari o contorti i modi in cui ci svegliamo a noi stessi. L’importante è dare fiducia, attenzione, rispetto a queste sottili intuizioni che ci riportano allo scopo di questa esperienza terrestre: portare gioia, portare bellezza, portare amore nella materia.

Inscendenza, la chiama Thomas Berry, ecologo e teologo, che addita a una direzione inversa rispetto a quella che solitamente si associa alla ricerca spirituale, in cui dalla polverosa terra si agogna all’etereo cielo. E’ proprio dalla dimensione del sublime, quella da cui proveniamo, che possiamo scegliere di portare qui, nella più densa, opaca e pesante materia le qualità e i valori che serbiamo nel più profondo di noi stessi.

Questa dimensione è qui, è dentro di noi, attende ogni volta di essere scorta, richiamata e attualizzata. E’ quella che si risveglia ogni volta che oltrepassiamo i confini di ciò che crediamo di essere, in altre parole, ogni volta che ci apriamo all’amore.

Inizia con chi hai accanto, inizia con chi, più di altri, ha saputo risvegliare questa corda preziosa nell’arpa del tuo essere, riparti da lì ogni volta che sentirai di avere perso la direzione. Riparti dall’amore. Ce l’hai dentro, ma lo vedi solo quando si rispecchia fuori. E allora, chi sei davvero si manifesterà a te e al mondo.

 


Marcella Danon
Ecopsicologa, direttrice di Ecopsiché

Editoriale novembre 2022 – Ecopsicologia NEWS

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